I tumori del distretto epatobiliare sono neoplasie eterogenee di grande rilevanza clinica per incidenza e complessità di trattamento. Secondo i dati riportati dall’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) e dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), in Italia ci sono oltre 12.000 casi di tumore primitivo del fegato all’anno, circa il 3% di tutti i nuovi casi di tumore, con un rapporto tra maschi e femmine di 2:1. I tumori delle vie biliari originano dalle cellule che rivestono questi dotti o le pareti della cistifellea. Si tratta di malattie rare, che rappresentano circa lo 0.8 per cento di tutte le neoplasie negli uomini e l’1.6% nelle donne, con un’incidenza in Italia di circa 8-10 casi ogni 100 mila abitanti, e colpiscono prevalentemente soggetti di età compresa tra i 50 e i 80 anni. La gestione multidisciplinare è cardine imprescindibile del percorso di cura dei pazienti affetti da tumore e le neoplasie epatobiliari non fanno eccezione. Nella gestione delle neoplasie epatobiliari l’approccio multidisciplinare e oggi un modus operandi consolidato nelle strutture che si occupano di queste patologie. L’evento approfondisce l’aspetto della gestione multidisciplinare di queste neoplasie per una miglior assistenza al paziente.